Discrepanze armoniche.

Non sono morto

Non fisicamente perlomeno.

CONFESSIONI DI UN BLOGGER LATITANTE

Nessuno sembra aver sottratto inchiostro alla mia penna, nessuno e dico nessuno ha cancellato le letterine sulla tastiera, nessuno ha rapito, distratto o sabotato la mia ispirazione, nessuno mi ha tolto il tempo o rotto la clessidra, ma nel mio blog molti giorni sono muti. Chiedo venia.

Non chiedetemi che ore sono, a malapena e con un po’ di ruggine riesco a ricordare che è domenica, quale giorno peggiore per rispolverare questi pochi fogli a cristalli liquidi?

Bene, questo papiro virtuale ricomincia dopo una faticosa rinascita coccigea, un simpatico reality ospedaliero dove dottori ed infermieri a diletto hanno impastato tagli e ricami tra le mie candide chiappe. Volete che vi spieghi cos’è il drenaggio?

Meglio di no, è domenica, la forchetta è di quelle buone ed il pranzo è quasi pronto. Sento gli alligatori nello stomaco.

Eviterei di guardare il telegiornale, lo ascolto ma guardo nel piatto. A dire il vero eviterei anche il telefono, il citofono, la radio.

IL PENSIERO

Dove sono stato in questi mesi?

IN LETARGO!

Forse.

Andropausa di riflessione, sapete, quelle robe del tipo: chi sono? dove sono? da dove vengo? dove vado? chi rappresento? È da un po’ che ci penso. Negli ultimi mesi è capitato spesso. Medito sulla cosa mentre preparo il caffè, mentre spalmo lardo di colonnata sulle fette biscottate, mentre faccio la barba, mentre mi tuffo nel bidet. Nel bidet ci sono i pensieri migliori.

Ricordi di pubertà. Ovvero quando ho compreso che in realtà non ero da solo su questo mondo, ma c’era con me un organo vitale autonomo e indipendente. Ebbene sì, nel mio corpo ci sono ben 2 teste pensanti. Bella la pubertà, la consapevolezza di essere diventato un uomo! un falegname per la precisione. 

Invece adesso mi sento una chiavica, ho un faldone clinico importante, ad una certa età bisognerebbe iniziare a prendersi cura del proprio corpo e del proprio organismo, purtroppo non si ha sempre 20 anni.

Allora ho deciso di fare una serie di accertamenti, le analisi classiche, esame delle urine, sangue, elettrocardiogramma, occhi, naso, gola, prostata e mammografia … dai scherzo, la prostata no.

Il dottore come ha visto i risultati mi ha consigliato una gita a Lourdes – Sig. Masa, ma che minchia ha combinato durante queste feste? Sembra la cartella clinica di un cadavere. Due sono le cose. O si dà una regolata, altrimenti farà la fine del Mago Otelma! e poi chi la cura? Giucas Casella?
“Noooo, Giucas Casella noooo!”
E continua – guardi qui l’azotemia!! ma cosa mangia abitualmente?! I mammut!! Per non parlare dei trigliceridi! Valore compreso tra 200 e 239, lei ha ne 6.350, cosa ne vuole fare! un allevamento? Guardi il colesterolo! Cos’è?! L’ha adottato a tempo pieno?”

MACHISENEFREGA!
Io mi sento bene! Come un cavaliere dello zodiaco! A proposito di cavaliere … da qualche parte credo sia rimasto un gioccio.

Cerasuolo Colle Cavalieri Cristallino, di colore rosa cerasuolo con riflessi ramati/cipolla. Abbastanza consistente. Fruttato, sapore intenso di ciliegia ravenna su sfondo vegetale con lieve sentore di madera forse dovuto all’età non più giovanissima per questa tipologia di vino. Al gusto è morbido, fresco, gradevole, la ciliegia ed un po’ di melagrana riescono a conferire fragranza a questo rosè. Sapore equilibrato e una discreta persistenza gusto-olfattiva.

€ 3.50 al pubblico vendemmia ‘98. E accattatevillo!

Il 2007 è iniziato da poco più di un mese e ho già perso qualunque tipo di conoscenza e cognizione spazio temporale. L’unica cosa che so, l’unica cosa di cui sono certo è che un po’ alla volta mi sto trasformando in un essere innaturale. Stamattina guardandomi allo specchio mi sono visto metà uomo e metà panettone. Sento addosso ancora tutti i postumi del Natale e del Capodanno, complici indiscussi gli avanzi infiniti che sopravvivono a qualunque dispensa e a qualunque fame, panettoni highlander.
Sta di fatto che mi sono usciti tutti i canditi sulla schiena e se mi metto le dita nel naso tiro fuori uva passa, zucchero a velo e almeno un paio di tappi di Berlucchi, ma resto tranquillo.

No problem, no ansia, no rammarico. Ho già stilato infatti la lista dei buoni propositi e dei buoni auspici per questo nuovo anno. Dunque vediamo un po’:

1 – stop cibo
2 – stop alcool
3 – stop bagordi
4 – stop vita mondana
5 – stop vita sedentaria e irregolare
6 – stop coi Rolling Stones
7 – stop coi Beatles stop
8 – mi han detto “và nel Vietnam e spara ai vietcong”
9 – tatatatatatatataaatatatatata

Sapete? Non credo di sentirmi un granchè bene. Sento addosso tutto l’unto e il fritto dei giorni di festa. Ieri a dire il vero ho iniziato anche un minimo di attività fisica, ho rinunciato all’ascensore e ho fatto le scale a piedi. Dopo una rampa di 11 gradini ero già schienato sullo zerbino della signora del primo piano con 189 pulsazioni al secondo, la minima a 280 e più che fiatone avevo il fiadone. Buono però il fiadone! Che poi come lo cucina la madre di Joseph non lo fa nessuno. 1.727 formaggi provenienti da tutte le parti del mondo finora conosciuto in un unico succulento sformato. Ogni morso rischi di mettere a repentaglio il destino dell’umanità! Adesso ho capito perché si chiama fiadone! Dopo un boccone hai un alito che i montoni ti guardano schifato. Ma questa è un’altra storia.
Prosit. È sempre un piacere ritrovarvi qui.
Buena vida.

Masa