Eccomi finalmente tra le righe del mio blog che credevo di aggiornare con più facilità, ma spesso le giornate durano solo ventiquattro ore e non sempre si ha il tempo di fare tutto. E poi non sempre la pigrizia ha la peggio.
L’ultimo post risale al 7 febbraio. Oggi è 23. Scusate il ritardo.
A pensarci bene qualcosa di importante, ma di tragico, è accaduto.

Martedì 14 febbraio 2006 si è spenta definitivamente, ma con decoroso merito, l’esistenza lieta del mio palafreno blu a quattro ruote.

Gigetta mia bella, grazie di tutto e riposa in pace.
Ne danno il triste annuncio il carrozziere, il meccanico, l’assicuratore, il rottamatore, il sottoscritto.
I funerali si terranno domani alle ore 10.30, minuto più minuto meno, presso la Sala Demolizioni dell’Aci.

Cosa dire? cosa aggiungere? Sulla pupilla rotola veloce una sequenza di immagini sbandate non appena provo a chiudere occhio, non appena mi rimetto alla guida di un’auto. Un fracasso d’iride, di vetri, l’avvinghiarsi delle lamiere intorno. Incolume. Che culo. Questo è l’importante.

Grazie Gigetta, medaglia d’oro al Valor Stradale, un gesto eroico per difendere a telaio tratto l’esistenza mondana di un vagabondo trentenne e fanfarone, ancora troppo giovane per stampare l’anima sul guardrail, troppo acerbo per vederlo schiacciato sul cruscotto accanto alla cassettina distrutta dei CCCP.

Grazie Gigetta, renderò onore alla tua memoria e gloria al tuo merito, e quando verrò a trovarti sotto l’ombra dello scasso ti porterò olio e filtri nuovi, un bicchiere di gasolina e un po’ di azoto per le gomme, come piace a te. Ricorderemo con nostalgia le lunghe passeggiate al chiaro di luna quando restavamo a piedi, per noi la spia della benzina è sempre stata un geroglifico.

Dove sono i miei occhiali? Eccoli qui.
Meglio, decisamente meglio. Qualcuno ha qualcosa da bere?
C’è qualcuno che fuma con me?
Una partita a chiacchiere e il tempo di darsi la buonanotte, tutto qui, senza pretese e senza fare tardi. Stasera finalmente non mi va, credo di aver bisogno di riposo. Trasferta sottocoperta?  Perché no, e rimando a domani il buon umore di oggi.
Buena vida
Masa