Stelle cadenti, siete lacrime di Luna ridenti nel cielo. Come un fulmine vi consumate nell’ombra della terra e regalate alla mia cecità un biondo orizzonte. Stelle, l’infinito vi abbraccia ma non riesce a nascondervi nella sua immensità alla mia immaginazione. E ancora oh stelle, bianche lentiggini sul volto scuro della notte, quante volte mie compagne mentre dormo sul letto dei miei sogni, coccolato dalla vostra lontana cerulea luce. Stelle, occhi che sorvegliate il mio sonno quando il sole riposa, rispondetemi, oh stelle: esiste sulla terra per me … una donna come voi?