Guardo il nulla, un quadro dipinto dal buio e ispirato dall’accidia che ne mosse i pennelli. Scrivo per ingannare il tempo padrone e lo spazio bianco dei miei fogli. Potevo tacere ed esprimermi lo stesso. Invece molesto muse coperto da un velo di effimera ispirazione. Spengo la luce, chiudo il quaderno, lascio cadere la penna. Oggi, voglio starmene da solo. Sindrome di un abbandono.