Oltre 8.000 interventi in 4 anni. Non avevo mai scritto per una donna, Veronica è stata la prima. Un esperimento sociologico e radiofonico di grandissimo valore comunicativo, almeno per me. Ad oggi il progetto più bello al quale abbia mai lavorato.

Radio Veronica si trasformò in Veronica My Radio nel 2012, se non erro. Un format ispirato all’americano Jack Fm. Il nostro consulente ottenne licenza per poterlo produrre in Italia nella versione al femminile.

Veronica my radio è stato l’unico modello in Italia e in Europa di “radio persona”, un format radiofonico innovativo nel quale i concetti strategici di identity e personality coincidevano perfettamente. La radio non aveva più programmi, non aveva più speaker, non aveva più un palinsesto così come tradizionalmente inteso.

Veronica era l’unica voce della radio, 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

Trasmetteva come e quando voleva dallo studio di casa sua. Sceglieva la musica, riceveva gli ospiti e interagiva con gli ascoltatori lasciandogli un microfono sempre acceso, “la radio siete voi”, le piaceva ripetere in continuazione.

Non ebbi molti problemi a scrivere entrando nella psicologia femminile di una ragazza di 38 anni, milanese e con la voglia di conquistare il mondo. Un lavoro sicuramente agevolato grazie a Monica Mantegazza, voce bellissima e attrice incredibile alla quale fu affidata l’interpretazione di Veronica.

I veri rompicapo iniziarono quando l’editore della radio decise di cambiare strategia editoriale (e quindi i contenuti) trasformando Veronica da donna in stile Sex & The City a donna in stile Osho e dintorni. I meandri illuminati scelti dall’editore mi costrinsero ad elevare la mia penna a stati di coscienza superiori.

Veronica si spogliò quindi dei vestiti di donna superstronza per indossare quelli di una sacerdotessa 2.0, un ruolo al quale fu abbinato l’ingrato compito di salvare il mondo risvegliando la coscienza dell’umanità. Qui e ora.

Testo e audio-editing: Masa n. 10   Voce: Monica Mantegazza