Non ci credo. Relax. Finalmente ho i nervi a fior di latte e il cuore come il Kinder, mi sento morbido e leggero come lo schiaffo di un passero, come il fumo dell’incenso che mi socchiude gli occhi, a volte le pantofole sono assai comode ed io non le ricordavo così calde.

È primavera, ma le rondini? Maledetto inutile mentiroso calendario! (mmmmm bella figa però). Dove sono i mandorli in fiore? Dove sono i colori? I giardini fioriti? Dove sono quelle api giganti che volteggiano a bassa quota con fare dispettoso e roboante? quanto tempo dobbiamo ancora aspettare prima di vedere qualche ascella sudata o qualche minigonna ombelicale?

Si sa, la primavera è un olocausto ormonale, la gente si spoglia senza contegno e senza badare che in giro, per strada, nei bar, nelle banche, nelle poste, negli uffici, negli alberghi, nelle stazioni, al cinema, in campeggio insomma ovunque, c’è gente che soffre in silenzio.

Abbiate rispetto per quelle povere vittime che ogni giorno per sei mesi affrontano il castigo, meravigliosamente funesto, di culi e tette al vento. “Mostra l’arte” con ingresso libero.

E allora via, sgusciano gli sguardi dietro lenti da sole alla ricerca libidinosa di rotondità femminili e capezzoli in piedi sul sipario! Eccoli lì, li vedo!

“È primavera / svegliatevi bambine / alle cascine messer d’aprile fa il ruba cuor…”

Poco male, la primavera dei miei ormoni dura mediamente 12 mesi l’anno e sono pronto ed allenato ad accusare ben volentieri sui fianchi, l’imminente e impetuosa manifestazione del maligno! maledette teen! Occhiali da sole, ma il sole? Oggi pioveva. Voyerismo in bianco e nero.

Barbanera consiglia: un bravo cardiologo e un andrologo con le palle.

Buena vida

Masa