Istantanea di vita scattata mentre credevo che tutte le storie d’amore avessero un lieto fine, credevo che la felicità fosse un sorriso e la fortuna una puttana inopportuna, adesso credo sia vero il contrario.
Ti voglio bene mi diceva, ed io sempre un po’ di più, ma non lo dico con quel tono di rammarico tanto audace come l’happy end di una pellicola americana, il mio ti voglio bene suona e risuona come la prima onda del mare, come l’ultima folata di vento.
So perfettamente cosa dirti, ma ignoro del tutto le parole che potrebbero aiutarmi, una bussola senza ago, futuristico andare, un simposio tra mari e colori, piacere e sapore, rara quotidianità.
Sul tavolo della cucina c’è un ammirabile disordine, per trovare lo spazio dove poter scrivere ho chiesto aiuto alla vicina di casa, una donna matura dalla bellezza sfumata che fuma Muratti mentre cucina e canta Battisti.
Ha una mammella grande e flaccida come un otre vuoto, un capezzolo esteso come la Groenlandia. Indossa sempre una canottiera gialla macchiata di sugo e senza reggiseno, la mammella flaccida fuoriesce molle dall’ingovernabile decoltè, per fortuna ho gli occhiali da sole.
Viene una volta a settimana da circa due mesi ma non è di grosso aiuto, ogni volta resta bloccata sulla soglia d’ingresso indispettita dall’aroma di ganja e incenso che fluttua nel mio appartamento.
Pulisce le scale nel condominio due volte a settimana.
Stasera avrei voluto parlarmi davanti allo specchio per dieci minuti, lo faccio per abitudine davanti all’unico specchio della casa che mi fa più cattivo. Avrei voluto respirare un po’ di più e sbadigliare di meno, avrei voluto scrivere qualcosa che mi allietasse l’istante e che mandasse a dormire quel pò di tristezza che si è affacciata alle 2:35, avrei voluto scrivere parole orgogliose di non avere un lettore. Un amico di penna.
Vado a letto, poche ore mi separano dalla canzone che random mi sveglierà, ma nonostante tutto porto sotto le coperte ancora qualche pagina di Faber, con la speranza domattina di non doverle ripassare mentre aspetto che esca il caffè. Istantanea di vita.
Masa