L’isola lì in fondo sotto quella nuvola a due passi da Cassiopea, tra quelle onde che non si vedono, quell’isola lì sembra non avere costa, l’orizzonte sembra essere la sua spiaggia. Falsa scia della luna, occhio cieco del mondo.
Ho sete, acqua e sale, mare, bevo.
Ho fame, aria, gonfia e non sazia, ti lascia vivere mentre si stufa e si dimena il vento, mangio.
Troppi, sono sazio di ricordi ma non di vita.
Quell’isola lì in fondo io non so dirvi se la raggiunsi mai perchè ahimè, sbadatamente, mentre me ne accorgevo, morivo.